Franciacorta: Mirabella investe sul Pinot Bianco, uva “verde”

L’azienda, portabandiera della varietà in Franciacorta, presenta il vigneto -collezione con il clone dei suoi impianti storici

Rodengo Saiano (Brescia) marzo 2023 – Mirabella annuncia il progetto dedicato al Pinot Bianco, uva tradizionale in Franciacorta con l’inattesa capacità di contrastare il global warming.

L’azienda ha una lunga tradizione di utilizzo della varietà: i primi impianti risalgono al 1981 (vigna Mirabella a Paderno Franciacorta) e sono tuttora produttivi; nel 2015 creò il primo Pinot Bianco 100% della Franciacorta – etichettato Vino Spumante di Qualità, in quanto non ancora previsto dal Disciplinare DOCG – che fu poi inserito nella linea Demetra, composta da quattro brut nature fatti con le uve delle vigne storiche.

Negli ultimi 40 anni Mirabella ha continuato a investire nel Pinot Bianco, nonostante le sue criticità in campo – in particolare la sensibilità a botrite e marciume acido – avessero convinto altri produttori a espiantarlo in favore dello Chardonnay.

Il fondatore Teresio Schiavi aveva infatti sviluppato una particolare predilezione per la varietà, capace di apportare finezza alle cuvée equilibrando le personalità di Chardonnay e Pinot Nero.

Oggi Mirabella possiede circa 12 ettari di Pinot Bianco, la più grande estensione della Franciacorta, che ne contempla in totale 88 ettari.

La scelta controcorrente del fondatore si è rivelata vincente: il riscaldamento globale ha minimizzato le note criticità dell’uva, mentre la pianta si sta mostrando molto meno sensibile alle malattie del legno, su tutte flavescenza e legno nero.

Ma soprattutto il ciclo vegetativo più breve e la maturazione anticipata rispetto allo Chardonnay consentono al Pinot Bianco di mantenere eccellenti livelli di acidità anche nelle annate calde, ormai sempre più frequenti.

“La natura ha cambiato i suoi equilibri e sta valorizzando i suoi figli minori”, spiega Alessandro Schiavi, contitolare e responsabile tecnico di Mirabella, “ma il Pinot Bianco è rimasto tale e quale e oggi i suoi aspetti meno interessanti si sono rivelati grandi pregi. È una varietà capace di disegnare un nuovo futuro per il Franciacorta”.

Per capirne ancora meglio le sue notevoli possibilità, l’area verde di 4 mila metri quadri attigua alla cantina accoglie dal 2022 un vigneto-collezione: 14 filari con 200 barbatelle dei cloni disponibili (due tedeschi, due francesi e tre Rauscedo). Il sistema di allevamento è Guyot semplice con portainnesto K5BB, particolarmente resistente agli stress idrici.

Due filari saranno impiantati nei prossimi giorni con 200 barbatelle del clone Mirabella.

I tecnici dell’azienda hanno prelevato dalla storica vigna Mirabella alcuni campioni di legno, successivamente analizzati con test PCR per identificare la presenza di virosi.

I legni totalmente sani sono stati innestati a febbraio 2022 da Padergnone Vivai Viticoli Cooperativi che ha allevato 300 piante nel suo barbatellaio, ora pronte per la messa a dimora.

L’operazione consentirà di studiare l’evoluzione in campo delle discendenti delle vigne anziane, che diventeranno “madri” dei futuri impianti.

Il progetto, in costante aggiornamento, è illustrato nella sezione Crescere il Pinot Bianco del sito Mirabella.

Comunicato Mirabella

pubblicato da Miglior Olio blog magazine

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